Peste nera e Covid-19 a confronto

Enrica Rota Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Nel Medioevo la gente era ignorantissima e la “fuffa” regnava sovrana e così, quando giungevano le epidemie, un po’ a tutto si pensava meno che alle reali cause della loro diffusione.

Prendiamo ad esempio la peste del 1348, che fu il disastro più memorabile dell’età medievale. Come la maggior parte delle grandi epidemie della storia era giunta dall’Oriente e da lì si era propagata verso Ovest lungo la Via della Seta (ritornata sicura in seguito alla cosiddetta “pax mongolica”) al seguito dei mercanti. Arrivata a Bisanzio si era poi diretta sia verso il Nord Africa sia verso l’Europa, e dall’Europa aveva proseguito fino a giungere alla Russia. La rapidità di diffusione e l’estensione del contagio costituiscono la prova che Europa, Asia ed Africa del Nord erano ormai un mondo unito, oggi diremmo “globalizzato”. La peste nera interessò complessivamente i Paesi europei per tre anni circa e poi si ripresentò a più riprese, ma con minore virulenza, nel corso del secolo.

Naturalmente ai tempi non erano stati individuati né i portatori (ratti e pulci) né la causa (il batterio Yersinia pestis) della malattia né tanto meno le sue modalità di trasmissione. Impotenti di fronte al contagio, gli uomini elaborarono varie teorie fantasiose relative all’origine e alla diffusione della malattia: tutta pura “fuffa”, come vedremo qui sotto.

Capri espiatori e complottismi

Innanzitutto vennero identificati i capri espiatori ovvero le streghe e, soprattutto, gli ebrei. Questi ultimi in particolare erano accusati di avvelenare i pozzi e di complottare per la distruzione della cristianità allo scopo di impadronirsi del potere, e così vennero perseguitati e uccisi: i massacri più spaventosi avvennero in Germania, nella zona della Valle del Reno. A volte furono considerati come portatori di peste anche altri gruppi minoritari, come ad esempio i lebbrosi oppure gli stranieri.

Il castigo di Dio

Il clero, per parte sua, interpretava la peste come un castigo di Dio per i peccati degli uomini ed organizzava processioni e penitenze collettive che non facevano altro che aggravare il contagio. Va ricordato anche il fenomeno dei flagellanti, persone che andavano in giro percuotendosi con delle fruste sperando così di espiare i loro peccati.

Teoria “aerea”

Vi era poi la teoria “aerea”, condivisa anche da molti medici (se così li vogliamo chiamare) del tempo, secondo la quale l’epidemia era dovuta a una corruzione dell’aria a causa di una cattiva congiunzione astrologica dei pianeti. Di qui i consigli di respirare profumi, fare fumo accendendo legna umida oppure fuggire verso zone più salubri. La medicina dei tempi non andava molto al di là di questo. E, del resto, stiamo parlando di quasi 700 anni fa.

E veniamo a noi. La causa della malattia l’abbiamo identificata (il virus SARS-Cov-2) e anche le modalità di trasmissione. Ma non sappiamo ancora con certezza se il virus è naturale o manipolato in laboratorio e non esistono ad oggi vaccini o cure di dimostrata efficacia. Tutto sommato la scienza medica, almeno per ora, è abbastanza impotente nei confronti di questo virus. Ed ecco, allora, dilagare la “fuffa” …

Capri espiatori e complottismi

Come capri espiatori sono stati individuati (e ne cito solo tre) Bill Gates, che in qualche modo riuscirebbe ad arricchirsi in tutta questa situazione, il Presidente Trump, che con l’aiuto dei Servizi Segreti americani avrebbe diffuso il virus in Cina per rovinarne l’economia, e addirittura Angela Merkel, che evidentemente sta antipatica a molti “fuffari”. Di teorie dei complotti ce ne sono a migliaia e coinvolgono i soliti “poteri forti”, il “Big Pharma”, il “Deep State” ecc., basta andare su Internet e si trovano tante, ma tante teorie strampalate, senza dubbio frutto della fervida immaginazione di tante persone relegate ormai da mesi sul divano di casa.

Il castigo di Dio

E passiamo alle teorie sul castigo di Dio. Qui ci è venuto in aiuto Papa Francesco che ci ha recentemente assicurato, citando un proverbio spagnolo, che Dio perdona sempre ma che è semmai la natura a non perdonare mai [1]. Buono a sapersi, ma come possiamo conciliare l’opinione papesca con quella di certi cattolici tradizionalisti che ritengono che il coronavirus sia una punizione divina proprio nei confronti di Papa Francesco a causa delle sue eccessive aperture verso divorziati, immigrati e omosessuali? “Fuffa” su “fuffa”, verrebbe da dire.

Teoria “aerea”

Ed infine, la teoria “aerea”. La versione attuale di questa teoria medievale ci arriva dal Professor Luc Montagnier, premio Nobel per la medicina nel 2008 nonché noto “fuffaro”, che sostiene che potrebbe esserci una correlazione positiva fra la diffusione del coronavirus e il diffondersi della tecnologia 5G (= Fifth Generation) – una teoria tanto fondata quanto quella medievale, a sentire la comunità scientifica [2].

E per concludere: finché la scienza non darà delle risposte certe riguardo all’attuale pandemia noi saremo inermi di fronte a quest’ultima quasi come lo erano i medievali di fronte alla peste e, come allora, avranno libero campo tante pseudo-teorie fantasiose e del tutto infondate. Soltanto la scienza, infatti, può liberarci dalla “fuffa”.

Note

[1] Intervista al settimanale cattolico britannico The Tablet, 8 aprile 2020.

[2] Si veda ad esempio:  https://tv.iltempo.it/home/2020/04/20/video/coronavirus-causato-dal-5g-in-cina-montagnier-premio-nobel-medico-francia-hiv-1317812/