Ilaria Capua, Salute circolare. Una rivoluzione necessaria, EAN: 9788823837386, EGEA Editore 2019, pagine 118  24, 50. 

Recensione di Francesca Civile   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Un suggerimento di lettura (i tempi lo consentono largamente!). Questo libretto di facile e accattivante lettura contiene una ricostruzione di alcune tappe fondamentali di storia della medicina, che la Capua percorre – in forma di intervista, preceduta e seguita da considerazioni filosofiche di U. Curi – mettendo a fuoco una sua idea-base: la salute come equilibrio di relazioni tra realtà biologiche interne ed esterne (ambiente, cibo, clima, ma anche contesto sociale e relazioni interumane) da Ippocrate ai nostri giorni. La parte principale, e più corposa, del testo, è questa, che si snoda nei capitoli che lei numera da 7 a 0. Attirano la sua attenzione i personaggi le cui “scoperte” sono legate al loro essere uomini ( poche le donne…) di molteplici identità culturali e geografiche, che hanno visto cose nuove cercando attraverso il confronto spregiudicato con la tradizione e con la casualità, spesso. Personaggi che lei chiama NL, “non lateralizzati”; “Il NL sa che destra e sinistra sono solo in testa, sono una congettura e non una caratteristica intrinseca delle cose”. Fracastoro, Vesalio, Leewenhoeck… sono anche persone che hanno incrociato la ricerca biomedica con altre arti, linguaggi, competenze tecniche, dall’incisione alla costruzione di lenti. Il riferimento implicito è alla Struttura delle rivoluzioni scientifiche di Kuhn: una nuova impostazione si condensa, a volte per caso, comunque in una fase in cui il paradigma tradizionale non basta più a rispondere a domande e osservazioni nuove. In questa situazione occorre la libertà mentale per mettere alla prova ipotesi apparentemente stravaganti e certamente impopolari, al primo impatto. La vaccinazione di Jenner, le cellule di Virchow, le muffe di Fleming hanno alle spalle questa apertura mentale, che serve poi ad ampliare gli orizzonti della scienza e del senso comune.