Anche i virus hanno una mamma…
Baldo Conti Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Come tutti gli altri animali anche noi umani siamo abitudinari di costituzione (può essere istruttivo leggere quanto ha scritto a suo tempo Konrad Lorenz sulla sua oca Martina) ed in questo periodo poiché molti parlano di Covid-19 anche noi non possiamo fare eccezione.
Come tutti gli esseri viventi siamo (inspiegabilmente, e magari per un volere “di-vino” come dicono gli anarchici) destinati a vivere alle spalle altrui… Noi umani – infatti – dobbiamo scannare agnelli, polli, bovini, ecc. e tutti gli altri animali sono costretti ad usare la stessa strategia, da sempre. Le faine vanno al loro ristorante che è un pollaio, i rapaci artigliano qualsiasi piccolo animale che si muova, le balene ingoiano pesci a volontà con tutto il plancton che le circonda per contorno. Fra noi umani c’è chi pensa di essere differente (e di aver risolto il problema) e non mangia né carne né pesce ma si nutre di verdura, ma anche le piante sono esseri viventi con una sensibilità che ai più sfugge … sulla base di alcuni esperimenti (non saprei quanto attendibili) sembrerebbe addirittura che alcune piante siano morte “di dolore” dopo la scomparsa della loro “padrona” che le annaffiava tutte le mattine, nonostante la cura adeguata di altre persone. Senza contare che alcuni esseri viventi non sono classificabili né come animali né come vegetali, ma sono una via di mezzo.
Andiamo avanti appunto per abitudine e non siamo altro che il risultato di un miscuglio di DNA e del nostro corredino cromosomico che ci ritroviamo alla nascita, immerso poi nell’habitat che ci circonda e nell’indottrinamento che ci viene imposto a forza nella testa anche nelle scuole, dove invece di tanti dogmi dovrebbero – oltre che dare le istruzioni di base per poter sopravvivere il più civilmente possibile – insegnare a ragionare con il proprio cervello e ad essere veramente “sapiens” superiori in base alla classificazione animale di Linneo alla quale apparteniamo.
E il Covid-19 che c’entra con tutto questo? C’entra, perché lui come noi cerca di sopravvivere e si arrangia come può. Si mantiene in vita, si sviluppa e si riproduce a spese nostre e di altri animali … come possiamo biasimarlo visto quanto facciamo noi stessi? Cerchiamo di difenderci da lui anche se siamo una specie animale troppo diffusa sulla Terra per le capacità ricettive di quest’ultima (siamo arrivati a quasi 7 miliardi e mezzo) e abbiamo sterminato ed aiutato a fare estinguere migliaia di altre specie viventi e continuiamo ancora impunemente.
Impossibile capire come potremmo agire diversamente, ci ritroviamo grosso modo in un mondo del quale siamo obbligati a seguire le “leggi”, collocati tra un Universo infinitamente immenso fatto di stelle, galassie, buchi neri e chissà fin dove, ed un altro micro-Universo fatto di cellule, di microbi, di atomi con tutte le relative “suddivisioni” ed anche qui chissà fin dove infinitamente piccolo …
Il povero Covid-19 è un disperato come noi ma non può neanche godere, a differenza di noi, delle due sole cose piacevoli nella vita, ossia il cibo per sopravvivere ed il sesso per la riproduzione. Non è cattivo, poverino, il “buono-cattivo” è solo una invenzione umana e buono è ciò che ci fa comodo, mentre cattivo e ciò che urta i nostri personali interessi.
Il Covid-19 è solo un nostro compagno di ventura che nonostante tutte le avversità che incontra nel suo percorso (vaccini compresi) cerca come noi di sopravvivere come meglio può. Chissà cosa potremmo scoprire se potessimo penetrare nel suo “intimo”, magari scopriremmo che come noi ha una mamma … che lo ha messo al mondo e che trepida per lui, aggrappata forse in qualche angolo di un nostro polmone o in volo in qualche starnuto di un nostro vicino …