Complottismi: la curiosa storia di Q

Paola Frongia

Una giornata particolare

Il 4 dicembre 2016 non è una domenica come le altre per il giovane Edgar Maddison Welch. Ha ventinove anni, due figlie che adora, e nel tempo libero si dedica al volontariato come vigile del fuoco. Quella mattina parte dalla tranquilla cittadina di Salisbury, in North Carolina, perché l’attende una missione importante a Washington. Prende il telefono, una calibro 38, due fucili di cui un Ar-15 semiautomatico e una scatola di cartucce. Sale a bordo di una Prius e dopo quasi seicento chilometri, raggiunge finalmente la capitale statunitense. Entra al Comet Ping Pong, una pizzeria molto amata dalle famiglie con figli al seguito perché lì possono divertirsi giocando a ping pong, mentre attendono che la pizza esca dal grande forno d’argilla posto al centro del locale. Welch, con quel fucile a tracolla, non passa di certo inosservato, si aggira tra i tavoli e con una raffica di colpi apre una porta chiusa a chiave. Ci sono solo delle provviste, non esattamente quello che cercava. Eppure, le informazioni che gli avevano dato, sembravano sicure al cento per cento. Cosa pensava si celasse dietro quella porta?

Un pericoloso codice segreto

Nell’ottobre di quell’anno, Wikileaks pubblica le e-mail di John Podesta, presidente del comitato elettorale di Hillary Clinton, in corsa per la Casa Bianca. Tra i messaggi, ci sono anche quelli scambiati con James Alefantis, proprietario del Comet, riguardano soprattutto gli eventi da organizzare per la raccolta fondi. Da quel momento, nelle piattaforme che sostengono Donald Trump inizia a circolare la notizia che nelle e-mail trafugate compare un codice segreto utilizzato dai pedofili: la parola “pizza” significa bambina, “hot dog” bambino e le iniziali di “cheese pizza” child pornography. Da questo codice inesistente, nel web si diffonde la calunnia del “Pizzagate”: una teoria che sostiene che il Comet sia in realtà un covo di satanisti che torturano bambini indifesi e che la Clinton sia la perfida mandante di tale abominio. Anche Welch apprende la notizia. Da buon cristiano devoto, pensa di compiere un’azione “buona e giusta” imbracciando il fucile per salvare dei fanciulli innocenti. Quando si accorge che nella pizzeria non esiste alcun sotterraneo, si arrende e si consegna alla polizia. Verrà condannato a scontare quattro anni di carcere.

Paure che ritornano

L’idea che esistano consorterie deviate che compiono azioni spregevoli in luoghi inaccessibili non è un’invenzione dei giorni nostri  [1]. Già duemila anni fa, gli antichi romani hanno accusato di tali crimini chi partecipava alle feste in onore di Bacco e i primi cristiani. Durante il Medioevo invece, sono stati i cristiani ad accusare di tali ignominie i valdesi, i fraticelli e i Cavalieri templari. Tali leggende, perfette per disumanizzare il nemico di turno, prima o poi riemergono e di volta in volta indossano l’abito più adatto alla moda del momento. Ormai i tempi sono maturi perché il complotto dei rituali notturni si fonda con il complotto di tipo politico. Anche se Welch si è pentito, non ha abbandonato del tutto l’idea che da qualche parte esista veramente un gruppo d’intoccabili che pratica riti satanici abusando di minori. Anche altri internauti ne sono convinti. Un anno più tardi, negli angoli più reconditi della rete, qualcuno riciclerà la storia del “Pizzagate” e darà vita a una visione del mondo che in seguito avrebbe avuto un nome preciso.

My name is Q

Il 28 ottobre del 2017 un utente che si firma con la lettera “Q”, appare per la prima volta su 4chan, un forum noto per “i suoi meme grotteschi […] e la retorica aggressiva” [2]. Annuncia che il 30 ottobre avrà luogo l’arresto di Hillary Clinton e lo scoppio una rivolta nazionale. Non succede nulla, ma Q continua a pubblicare  le sue profezie e riscuote un successo sorprendente. I “fornai” come si definiscono i primi seguaci, iniziano a creare “un impasto” con le varie “briciole” che Q semina nelle varie piattaforme e creano dei racconti incredibili, che vengono ripresi dai media schierati a destra. Nasce così il fenomeno noto come “QAnon”, una crasi tra la lettera Q e il termine anonymous [3].

C’è un eroe pronto  a salvare il pianeta

Per gli adepti, Q è un agente segreto che possiede le prove sulla cricca di potenti che rapisce e tortura i bambini [4]. A questa cabal, come la definiscono gli adepti, appartengono esponenti del Partito Democratico, divi di Hollywood e i repubblicani che non sostengono Donald Trump. Quest’ultimo è stato eletto proprio per sgominarli e rinchiuderli nel carcere di Guantanamo, “la resa dei conti è imminente, questione di giorni. Forse di ore!” [5].Naturalmente, anche questa volta non succede nulla.

Abbiate fiducia nel piano

Si avvicinano le presidenziali e Trump “con la rielezione a rischio, […] non intende inimicarsi nessun gruppo che potrebbe votarlo” [6]. Ai suoi comizi, dove si respira un’atmosfera “a metà tra un concerto country e il raduno di una milizia armata” [7], si notano sempre più partecipanti che indossano magliette con una gigantesca lettera “Q”. Attendono il “grande risveglio”, ovvero il giorno in cui cesserà il dominio del deep state  [8] sul pianeta e Donald Trump diventerà “il Signore assoluto dell’universo” [9]. Nel frattempo, il misterioso Q ha fatto sapere la data della tanto agognata resa dei conti: è il 3 ottobre del 2020. Quel giorno arriva e “l’unica notizia che fa il giro del mondo è che Trump si è preso il Covid-19” [10], il virus che ha sempre cercato di negare. Ma bisogna continuare ad avere fiducia nel piano, ripetono come un mantra i seguaci del movimento.

Washington, stiamo arrivando

Ormai i “fornai” sono diventati dei veri e propri patrioti disposti a tutto, per aiutare il loro eroe. Soprattutto ora, che per via di brogli elettorali, i “cattivoni” del deep state si apprestano a governare il Paese. Con un Tweet, Trump convoca a Washington i suoi sostenitori, per impedire che il Congresso ratifichi l’elezione di Joe Biden.  Accorrono migliaia di persone, tra loro ci sono anche i seguaci di QAnon, e assaltano Capitol Hill. Dopo tante ore di caos e devastazione, il Congresso riesce a confermare la vittoria di Biden e Q, neanche questa volta, svela la sua identità. Tuttavia, i più convinti non demordono, continueranno a cercare un modo per piegare gli eventi futuri alle loro convinzioni [11].

Note

[1] Massimo Polidoro, Il mondo sottosopra, Pickwick, Milano 2021,  p. 41.

[2] Adrienne LaFrance, Le profezie di QAnon, Internazionale 11/17 settembre 2020, p. 42.

[3] Massimo Polidoro, cit., p. 215.

[4] Adrienne LaFrance, cit., p. 42.

[5] Massimo Polidoro, cit., p. 222.

[6] Ivi, p. 217.

[7] Adrienne LaFrance, cit., p. 44.

[8] Un termine che ha avuto origine in Turchia negli anni Novanta per indicare i generali dell’esercito che difendevano i valori laici di Kemal Atatürk e avrebbero impedito l’islamizzazione del Paese. Oggi indica quei manipolatori senza nome e senza volto che muovono i fili del mondo da dietro le quinte .

[9] Massimo Polidoro, cit., p. 226.

[10] Ibidem.

[11] Lisa Di Giuseppe, La disperazione dei QAnonisti dopo il giuramento di Biden, Domani, 22 gennaio 2021, p. 6.